La nostra storia

Mare, campagna, monti, poi di nuovo il mare e i monti e infine il mare, lo spazio, il respiro, gli orizzonti sempre diversi, l’infinito che ci avvolge.
Il percorso che conduce dalla costa su nell’alta Valle Argentina, fino a toccare con un dito le Alpi Liguri, è un viaggio attraverso i luoghi dimenticati del nostro essere.
È come ritrovare, nell’incanto che ci circonda, la memoria dei sogni della nostra infanzia, dei sogni vissuti, dei sogni infranti.
Valli che scendono verso il mare, fino a tuffarsi nel blu: il paesaggio è qui

Nell’estremo Ponente Ligure, al centro della Riviera dei Fiori, al confine con il Comune di San Remo, Arma rivendica il ruolo di centro balneare importante, frequentato da un turismo internazionale già a fine ‘800.

La cittadina si distingue per la mitezza del clima e per l’aria salubre. La sua sabbiosa spiaggia si estende per circa 140.000 mq. lungo un’insenatura che si prolunga per oltre due chilometri, fino a Bussana.

Arma, con una delle spiagge più belle della Riviera, è certamente più conosciuta di Taggia, che si trova a circa tre km. nell’interno, il cui centro storico, ancora integro, sarebbe da rivalutare e risanare con una buona manutenzione degli edifici.

Taggia, nel corso dei secoli, non ha subito cambiamenti radicali, mentre Arma, al contrario, ha dovuto adattarsi alla realtà del tempo e al progresso che incalzava e che richiedeva abitazioni per le vacanze. Per questa ragione sono stati sacrificati gran parte dei campi e dei giardini che rendevano particolarmente suggestivo il paesaggio.
Alcuni amministratori poco lungimiranti e poco sensibili, dalla fine dell’ultima guerra ai giorni nostri, hanno consentito di utilizzare il territorio in modo poco rispettoso delle tradizioni liguri, proprio nella Riviera dei Fiori, in questa parte d’Italia apprezzata in special modo dagli Inglesi e in seguito dai Tedeschi e dagli Scandinavi.

Il Comune di Arma Taggia è insignito da molti anni bandiera blu d’Europa . Questo vuol dire che il suo mare azzurro ha acque pulite e limpide.
Nelle sue acque trasparenti trovano un habitat ideale balenottere e delfini, protetti dall’istituzione del Santuario dei Cetacei, compreso fra la Costa Azzurra, la Corsica e le coste della Toscana.

A proposito della Corsica, a titolo di curiosità, nel periodo autunnale e anche invernale, nelle mattinate fredde e limpide si può scorgere, per rifrazione, l’isola francese.

Arma si trova in una delle posizioni più incantevoli della Regione Liguria, quasi al centro della Provincia di Imperia, con clima decisamente mite e secco.
Il suo microclima è dovuto al fatto che è protetto dai venti freddi del nord dalla catena delle Alpi Liguri Marittime.

Il comune è costituito da due nuclei ben distinti: Arma e Taggia.

“La memoria è una mappa criptata il cui codice d’accesso è la volontà di ricordare” ha scritto la prof. Maria Luisa Fonte del Liceo Ugo Foscolo di Pavia.
Arma è un nome preistorico.
Dalle colline degradanti fino al promontorio dei Castelletti, proteso sul mare con la Fortezza Saracena, si affacciarono agli albori dell’umanità i primi abitatori della costa.
In questo luogo, esposto a sud, panoramico e soleggiato, ricco di grotte e di acque, si susseguirono insediamenti umani che risalgono a circa 80.000 anni.
Lì si trovava la grotta più grande, forse il sito più frequentato (oggi è un gioiello dimenticato), quello da cui Arma trasse il suo nome, derivato da balma o barma, che nell’idioma ligure significa grotta.
I ritrovamenti di resti umani dell’uomo di Neanderthal collocano questo sito come uno di quelli da cui l’uomo di Neanderthal, provenendo dall’Africa, entrò in Europa.
Le prime notizie certe della grotta risalgono al secolo XII. All’interno della grotta si trova una piccola chiesa regolarmente consacrata, chiamata Chiesa dell’Annunziata, con un piccolo altare sormontato da due statue.
Una serie di scavi archeologici ha portato alla luce diversi reperti preistorici, attualmente conservati presso il Museo Civico Archeologico di Sanremo.

Il nucleo antico dell’abitato si trovava nelle immediate vicinanze delle grotte, proprio al centro della costa Armedana, compresa tra le foci dei torrenti Argentina e Armea, ma si estendeva, con insediamenti importanti, anche a Levante, fino al porto canale di “Costa Bellene”, sulla sponda sinistra dell’Argentina, e a Ponente, fino a Punta Marine, sulla sponda sinistra dell’Armea dove, in epoca romana, si trovavano mulini e fornaci.

Arma, con vocazione turistico-balneare, si estende lungo la costa che va dalla Fortezza Saracena del secolo XVI, posta a Ovest del paese, fino alla foce del torrente Argentina, che nasce dal monte più alto della Liguria, il Saccarello, di m. 2.200, e che dà il nome alla valle.
Lungo la piana, che separa Arma da Taggia, abbondano coltivazioni floreali tipiche della zona.

Lungo quasi tutta la valle viene prodotto l’olio d’oliva, che in questa zona è considerato, dai massimi esperti del settore, come il migliore in assoluto per quanto riguarda la leggerezza e il tasso di acidità tra i più bassi al mondo, grazie alla peculiarità della qualità dell’oliva detta oliva “taggiasca“, piccola, nera e profumata, ideale (in salamoia) per aperitivi particolari, di sapore deciso e fruttato, succosa quanto basta. Per saperne di più suggeriamo una visita al Museo dell’Olivo di Imperia.

Il pregio della nostra città è che si possono raggiungere, in meno di un’ora, le località montane dell’alta valle Argentina: Verdeggia, alle pendici del Monte Saccarello, il Colle della Melosa con il lago artificiale a m. 1600, paesi incredibili come Triora (il paese delle streghe…) o Molini di Triora (famosa per la sagra della lumaca) o Badalucco (sagra dello stoccafisso). Tutto questo per un soggiorno più completo e interessante.
Lungo la vecchia statale si può ammirare, nel fiume Argentina, un monolito sul quale aleggia una leggenda legata all’amore di una strega con un diavolo convertito.

I Bagni Germana non sono soltanto uno stabilimento balneare dove poter prendere il sole e fare un bagno in tutta tranquillità nello specchio d’acqua sicuro, protetto dai moli frangiflutti. Non sono soltanto un’oasi di pace serena e rilassante, perché piccoli e raccolti, lontani dalla confusione e dal rumore delle grandi spiagge.
I Bagni Germana sono anche un’oasi botanica, unica nel suo genere, unica in tutto il comprensorio.

Infatti, nel contesto della spiaggia, per un soggiorno più riposante e piacevole, vivono circa 100 varietà tra piante e fiori.
Un grande eucalipto domina dall’alto la situazione, e suoi vassalli potrebbero essere i pini d’aleppo, l’agave bianca o la yucca.
Lungo la stradina, che passa a fianco del chiosco, si incontrano i banani e le palme del Camerun, che richiamano un’aria tutta tropicale.
Si passa poi dal salice agli oleandri, dagli ibischi rosa e rossi alle dipladenie neozelandesi, che si trovano soltanto da noi, dai bouganville viola e rossi alle strelitzie, dalle ortensie ai ciclamini, dal pitosforo alle belle di notte, dalle campanule all’edera, alle zinnie, dal basilico al rosmarino, alla salvia, all’incenso, al dragoncello, alla menta piperita, alla lavanda, e molto altro ancora.

I Bagni Germana offrono, inoltre, giochi per bambini e per grandi.
Chi vuole riposare, invece, si può dedicare alla lettura del proprio libro preferito o del quotidiano sotto il fresco pergolato.

Affabilità e cortesia, da noi, sono un imperativo, l’ospite viene prima di tutto, sempre! E noi facciamo in modo che lo sia veramente, dal 1962.

Questo è il nostro modo di interpretare il turismo.